mercoledì 22 dicembre 2010

Una protesta a favore

In occasione dell'approvazione (in programma in queste ore) al Senato della Riforma Gelmini, i militanti ferraresi di Azione Universitaria e Giovane Italia hanno organizzato una manifestazione goliardica per sostenere il DdL.
Questa manifestazione ha previsto l'occupazione simbolica dello scalone del Comune di Ferrara prima, e dell'ingresso del rettorato poi. Equipaggiati con megafoni, bandiere e volantini, recanti lo slogan "Il nostro regalo: la riforma del merito! Approvazione della riforma dell'università, buon Natale a tutti gli studenti, hanno aspettato l'arrivo di Babbo Natale che ha portato in dono al Rettore e al Sindaco un pacco contenente l'agognata riforma.
In questa occasione gli studenti di destra hanno voluto sottolineare come sia possibile organizzare una manifestazione, provocatoria ed efficace senza bisogno di mettere a ferro e fuoco una città o scontrandosi con le forze dell'ordine.
Con questo regalo alle autorità è stata richiesta una maggiore condivisione della Riforma, entrando nel merito del provvedimento, senza arroccarsi su posizioni ostruzionistiche di chiaro stampo politico.


lunedì 6 dicembre 2010

NUOVO BLITZ: Sequestro del Comune, Rettorato e Architettura

Questa mattina i militanti di Giovane Italia e di Azione Universitaria hanno compiuto un blitz presso i principali edifici simbolo della contestazione universitaria di questi giorni.

Abbiamo affisso a tutte le entrate della Residenza Municipale, del Rettorato e della Facoltà di Architettura (fino a sabato occupata dagli studenti di sinistra) dei sigilli recanti la dicitura:

"SEQUESTRO. Area infestata da conservatori-finti progressisti "pericolosi" per gli studenti. (Baroni contro il merito, rettore solidale con l'occupazione, Sindaco che considera la cosa pubblica una sua proprietà, Studenti contro il cambiamento) E' fatto divieto a chiunque di introdursi nell'area del sequestro; i trasgressori saranno puniti a norma di legge (ammesso e non concesso che ci sia chi voglia farla rispettare)"

Con questa forte provocazione, vogliamo: sostenere la Riforma dell'Università, stigmatizzare il comportamento del Sindaco e del Rettore, lanciare un messaggio ai nostri " amici" della sinistra universitaria e agli studenti in genere.

Sosteniamo questa Riforma perché finalmente viene introdotta la valutazione in base al merito: viene infatti affidata la valutazione dei docenti in grande misura al giudizio espresso dagli studenti che finalmente diventano il centro dell'università; vengono assegnati i finanziamenti in base alla qualità della ricerca e della didattica effettuate e alla modalità di utilizzo dei fondi statali da parte di ciascun ateneo; vengono premiati gli studenti meritevoli con l'istituzione di un fondo per il merito, che va a finanziare borse di studio assegnate non solo in base al reddito; viene concessa finalmente ai ricercatori una progressione di carriera in base alla ricerca svolta e alla didattica obbligatoria, eliminando così la piaga dei ricercatori - precari a vita e delle raccomandazioni, combattendo la gestione spesso familiare degli atenei; vengono tagliati gli sprechi di facoltà inutili o con un numero ridicolo di iscritti; vengono bloccati negli scatti stipendiali e nelle posizioni di responsabilità quei professori che non svolgono in prima persona un'attività didattica di qualità accertata e riconosciuta; viene limitato il mandato di ogni rettore ad un massimo di 6 anni, evitando così la formazione di veri e propri imperi retti dalle baronie.

Vogliamo stigmatizzare le posizioni del Rettore Pasquale Nappi, che oltre ad aver dichiarato a nostri rappresentanti che considerava l'occupazione della facoltà una libera, pacifica e legittima manifestazione (!!!) , ha ribadito più volte agli studenti occupanti la sua totale solidarietà.

Condanniamo invece le azioni del tutto politiche svolte dal Sindaco del Comune di Ferrara Tiziano Tagliani, che ha concesso agli studenti di sinistra di occupare liberamente gli uffici comunali, di esporre all'esterno del suo stesso ufficio un lungo striscione e di affiancare al tricolore e alla bandiera della città di Ferrara quelle rosse della loro associazione. Non contento di ciò, ha promosso la pubblicazione sul sito del Comune della lettera che gli occupanti (appartenenti ad una sola fazione!!!) hanno scritto al Presidente della Repubblica Napolitano.
Al sindaco vogliamo ricordare che sebbene egli sia stato eletto con i voti della sinistra e le sue scelte siano marcatamente politiche, gli edifici e il sito del comune sono luoghi di informazione e di rappresentanza amministrativa per tutti i cittadini di Ferrara, indipendentemente dagli schieramenti di parte.

Vogliamo infine ricordare ai nostri "compagni" delle associazioni universitarie di sinistra che si può manifestare anche in modo forte e provocatorio, ma senza dover per questo occupare spazi e luoghi pubblici, senza dover prevaricare la libertà di nessuno e senza calpestare il diritto allo studio del quale continuano incessantemente a riempirsi la bocca.

Concludiamo rivolgendoci direttamente a tutti gli studenti, perché non si facciano sedurre da vuoti slogan e becera disinformazione e non si facciano strumentalizzare da quei poter forti e faziosi interessati al mantenimento dello status quo per salvaguardare soltanto i loro tornaconti personali.

A loro ci appelliamo per sostenere questa Riforma, perché il Domani ci appartiene!


sabato 4 dicembre 2010

Diario della liberazione - Giorno 4-5

Bene,
finalmente siamo giunti alla fine dell'occupazione di Architettura: stasera infatti i compagni smonteranno tutto e da lunedì le lezioni potranno ricominciare.
Abbiamo fatto qualcosa di utile per fermare l'occupazione? chissà, forse si, forse no. Forse andare dal rettore per spiegargli le nostre ragioni è servito a non estendere troppo la protesta, forse RUA ha capito che non potevano andare avanti fino al 14 dicembre senza trovare la nostra opposizione...

Il problema però è che cambia solamente il campo di battaglia, non le modalità: saranno occupate probabilmente degli istituti superiori e ovvviamente troveranno tutta la nostra opposizione.

Che dire di più? a presto, il Diario della Liberazione sembra che non debba chiudere qua.
In alto i cuori!

giovedì 2 dicembre 2010

Diario della liberazione - Giorno 3

Buongiorno,
ecco il resoconto della 2° giornata del Diario della Liberazione, giornata molto intensa dato che parliamo del primo giorno di occupazione di architettura.

GIOVEDI' 2 DICEMBRE
Partenza per la Facoltà di Architettura in tarda mattinata, dove ormai i compagni hanno già monopolizzato il servizio pubblico.
Aspettiamo qualche minuto per fare in modo che arrivino tutti i nostri (di più rispetto al primo giorno) poi facciamo un giro per la Facoltà per avere un'idea più precisa della situazione.

Successivamente andiamo a chiedere notizie del Preside o di qualche addetto ma ci viene comunicato che non c'è nessuno.
Nessun dirigente dentro una Facoltà occupata e in preda alla'anarchia? mooooolto strano...

Finita l'ispezione andiamo a parlare col Rettore, chiedendogli lo sgombero totale della Facoltà, ma ci risponde dicendo che un'occupazione è equiparabile ad una manifestazione quindi hanno tutto il diritto di farlo.
Sulla definizione giuridica delle 2 parole abbiamo molti dubbi che cercheremo di risolvere...ma rimane il fatto che la nostra visione di occupazione e la sua è completamente diversa.

Tornati ad Architettura entriamo in un'aula apparentemente occupata ma dove scopriamo che ci sono studenti che stanno studiando per un esame: entriamo (anche perchè ci serviva un tavolo dove appoggiarci) e, dopo un breve colloquio con gli studenti, siamo andati via.

Alle 14.00 comincia l'assemblea di RUA dove hanno invitato il Rettore. Dopo vari interventi poco rilevanti di alcuni relatori, interviene il Rettore.
Un discorso responsabile sul futuro della nostra università, rovinato però dal fatto che si insiste troppo sulla figura dei ricercatori che secondo lui dovrebbero essere più stabili.

E poi succede l'inaspettato: una ragazza gli chiede cosa succederà se la riforma non passa: il Rettore sostiene che, allo stato attuale, si bloccheranno le assunzioni rendendo quindi quasi obbligato l'approvazione di una Riforma, giusta o sbagliata che sia.
L'inaspettata risposta ha causato il gelo totale dell'aula stracolma: quindi cosa si fa???

Dopo un minuto di mutismo si sono ripresi  i lavori ma a quel punto ce ne siamo andati.

E questo è tutto: vedremo cosa succederà i prossimi giorni, se continueranno a occupare, se riceveremo provvedimenti per il blitz di martedì, chissà...
Intanto ci arriva la notizia che la riforma probabilmente andrà votata dopo la fiducia, il 14 dicembre: una brutta sconfitta sopratutto per chi come noi si batte da sempre per questi valori.

In alto i cuori!

Diario della liberazione - Giorno 2

Buonasera a tutti,
oggi iniziamo le nostre discussioni creando un diario, Il Diario della Liberazione.
Da che cosa? semplice: da chi ieri sera ha deciso di occupare la nostra Facoltà di Architettura e ha causato disagi nelle città di tutta Italia. Mi auguro però di chiudere il prima possibile questa sezione del nostro blog, perchè vorrebbe dire è ristabilita la tranquillità.

La situazione di martedì l'abbiamo già presentata nell'articolo precedente ed è stato contornato da diverse uscite su giornali, facebook e siti internet.

MERCOLEDI' 1 DICEMBRE
Una giornata di pausa, utile per riflettere sull'operato del giorno prima e per rispondere alle varie dichiarazioni sparse nei vari media.
Sembra finalmente una giornata tranquilla quando veniamo a sapere che RUA ha occupato la Facoltà di Architettura.
Notizia appresa tardi, nostra organizzazione goliardicamente cazzeggiante, risultato: corsa contro il tempo per preparare la controccupazione.

A domani con una nuova pagina del Diario della Liberazione di AU!

martedì 30 novembre 2010

Blitz di liberazione del Comune di Ferrara


La riforma universitaria è in dirittura di arrivo e gli animi si scaldano, anche a Ferrara.
Erano le 10 di questa mattina,  avevo trovato un giorno libero per poter studiare (ogni tanto mi tocca) quando mi arriva una chiamata dai ragazzi che erano a lezione a medicina dicendomi che la sinistra stava urlando per tutta la facoltà cercando di convincere gli studenti ad andare a occupare il Comune per protestare contro la riforma dell'Università.

Non ci penso 2 volte: passo al partito a prendere bandiere e megafoni e via in direzione Ferrara.

5 ragazzi (Andrea, Paolo, Alessandro, Mattia e Alessandra) che andavano a manifestare contro più di 30 tra studenti e ricercatori.

Numeri che però non sono contati niente quando abbiamo cominciato la nostra controprotesta: io e Paolo con il megafono urlando nella speranza che qualcuno di loro capisca che è meglio smettere di lamentarsi e gli altri 3 che salivano su per le scale del Comune cercando di togliere lo striscione e le bandiere dell'Unione degli Universitari dagli uffici comunali.
I ragazzi hanno ovviamente incontrato qualche difficoltà nell'entrare nella sala "simbolicamente" occupata: dico simbolicamente perchè il Sindaco aveva autorizzato quest'azione e infatti le istituzioni non sapevano più come comportarsi, se assecondare gli studenti di sinistra (quindi i loro voti) o se accettare di togliere lo striscione come da noi richiesto.

Dopo aver diligentemente aspettato una risposta, Alessandro Pracucci, nostro consigliere di facoltà di Architettura, in un impeto a metà tra un D'Annunziano volo su Vienna e una presa della "Bastiglia" comunale ha deciso di togliere quel simbolo politico da un'istituzione pubblica (e quindi di tutti) buttandolo giù dal balcone.

La cosa non ha fatto molto felici i nostri compagni locali che hanno animato la discussione che stavamo facendo nella piazza davanti al famigerato balcone; questo fino all'invito delle forze dell'ordine di spostarci da quella zona (seguita poi da una schedatura dato che non avevamo autorizzato la nostra protesta).

Aspettiamo qualche minuto poi vediamo uno striscione lungo almeno 20 metri che veniva calato dalla parte più alta del Castello, sede della nostra Provincia. Sapendo che ripetere l'azione precedente era molto difficile da ripetere abbiamo aspettato che le forze dell'ordine ordinassero di togliere quello striscione, non autorizzato.

Tirando le somme, abbiamo visto che la sinistra universitaria continua senza sosta a contrastare una riforma che danneggia solamente i professori e i baroni che continuano a vivere da diversi anni su questo sistema universitario che gli garantisce una rendita di posizione. Oltre ai professori si uniscono i ricercatori, futuri docenti che vedono sparire le proprie speranze di una vita agiata come quella dei loro predecessori.

Ma, cosa ancora più grave, il Sindaco e l'amministrazione comunale ha appoggiato una protesta del genere, consentendo l'invasione degli uffici comunali da parte di queste persone: così si sono apertamente schierati contro la riforma e il Governo divenendo così rappresentanti solo di una parte politica e non di tutta la città.

Appoggiando questa protesta, gli studenti vengono solo usati da docenti, ricercatori e forze politiche, togliendo loro anche il tempo fisico per poter finire gli studi e pensare seriamente al loro futuro: questo poi costringe anche noi a perdere tempo correndo dietro le loro proteste per cercare di far vedere l'altro lato della medaglia. Non vorrei diventare fuori corso per colpa di qualcuno che blocca le lezioni, occupa le sedi o protesta per la mia città.

L'immagine di apertura non poteva non richiamare 300, perchè anche noi, pur essendo pochi contro un esercito che a volte ci può sembrare imbattibile, siamo riusciti a rovinare la festa ai nostri "cari" compagni.

mercoledì 20 ottobre 2010

Basta Bugie..andate a lezione!

LEGGE 133 E DDL GELMINI 1905: LA PROTESTA DELL’ASSURDO


 Tutti ci lamentiamo dell’attuale Università Italiana. Tutti diciamo che per far ricerca bisogna fuggire all’estero. Tutti vediamo che così non và. Ma il cambiamento spaventa e scatena le proteste: PROTESTE ASSURDE!


 Legge 133 e DdL 1905: LA VERITÀ…TUTTO IL RESTO È MENZOGNA!


IL DIRITTO ALLO STUDIO… Nel 2009 per la prima volta TUTTI gli aventi diritto hanno avuto la BORSA DI STUDIO, grazie a 135 milioni di euro destinati ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi economici. Fino ad oggi solo 140.000 dei 180.000 ragazzi idonei riuscivano ad ottenere la borsa di studio e l’esonero dalle tasse universitarie. Nel 2009 il governo ha anche stanziato 65 milioni per nuove residenze universitarie, per un totale di 1.700 posti letto in più.


I TAGLI… Per risparmiare risorse la nuova legge prevede la fusione degli atenei più piccoli e la razionalizzazione delle facoltà, che per ogni ateneo non potranno essere più di 12. Saranno inoltre passati in rassegna tutti gli oltre 5000 corsi di laurea oggi attivi. Per gli atenei con problemi di bilancio, le università che continueranno a utilizzare più del 90% dei finanziamenti statali per le spese fisse (personale e ammortamenti) verranno inibite dal bandire concorsi per nuove assunzioni. 


..E IL MERITO! Nel 2009 una parte dei fondi destinati alle Università è stata elargita sulla base di criteri di MERITO. Il 7% del Fondo di finanziamento ordinario, circa 525 milioni di euro, è stato distribuito in base alla QUALITÀ DELLA RICERCA (2/3 del fondo) e DELLA DIDATTICA (1/3 del fondo) degli atenei. Sfatiamo il mito dei fondi alla ricerca: in Europa il finanziamento è del 3% del PIL, in Italia è dell’1%. VERO: ma, mentre in Europa il 2% proviene da fondi privati, in Italia il finanziamento è tutto pubblico! Con la Riforma, i ricercatori dopo 6 anni potranno ottenere, solo in base ad una valutazione OGGETTIVA delle ricerche svolte e delle loro pubblicazioni, l’abilitazione nazionale a docente di seconda fascia. Solo chi avrà lavorato potrà divenire professore. Non basterà quindi essere “ricercatore”, ma occorrerà aver svolto ricerca pubblicata e didattica valutata anche dagli studenti (vengono introdotte 250 ore di didattica obbligatoria e retribuita). La Sinistra Universitaria (RUA-UDU), appoggiando queste proteste, si rende uno strumento (molto rumoroso e colorato, ma poco efficace) in mano a pochi soggetti che vogliono permanere nelle loro rendite di posizione e che trarranno grandi benefici nel lasciare la situazione immutata.


BASTA BUGIE . . . ANDATE A LEZIONE!

venerdì 17 settembre 2010

Manifestazione contro il blocco delle lezioni ad Architettura



Apprendiamo dalle scarse comunicazioni inviate agli studenti dagli organi dell’Università di Ferrara e dagli articoli sui giornali locali che i ricercatori decideranno di scioperare contro le modifiche effettuate dalla cosiddetta “Riforma Gelmini”.

Con le nuove modifiche infatti viene data la possibilità ai ricercatori di poter ottenere due contratti triennali al termine di ciascuno dei quali ci sarà una valutazione e poi la possibilità di accedere all’abilitazione nazionale, quindi entrare di ruolo con una progressione di carriera o con uno scatto stipendiale nell’università; o ancora di lavorare all’interno della pubblica amministrazione o anche nelle aziende private. Le motivazioni per cui è stata attuata una modifica di questo tipo si ricollegano all’esigenza di controllare l’operato dei ricercatori, valutandoli sulla base qualitativa e quantitativa del lavoro svolto, e di regolamentare l’assunzione e l’abilitazione nazionale per entrare di ruolo, meccanismo gestito precedentemente in modo poco chiaro e trasparente.

Su questo punto vanno a scontrarsi 2 diritti sacrosanti: il diritto dei ricercatori di scioperare e di manifestare, che gli viene giustamente concesso e avallato dal nuovo Rettore Nappi, e il diritto degli studenti a ricevere un’istruzione adeguata. Ebbene, quest’ultimo diritto secondo noi non viene tenuto in considerazione dato che di fatto verranno bloccate, senza alcuna certezza sulla data di inizio delle lezioni, 5 Facoltà dell’Ateneo Ferrarese(Scienze, Ingegneria, Architettura, Lettere e Farmacia).

Bloccare la didattica è ledere in modo spregiudicato e palese al diritto allo studio degli studenti universitari, che pagando molte tasse (che superano abbondantemente i 1200€ annui), il trasporto e l’affitto di posti letto (essendo Ferrara una città di molti “studenti fuori sede”), hanno il sacrosanto diritto di poter usufruire del servizio che gli spetta: le lezioni!

In questo modo ad esserne penalizzati e a farne le spese sono in prima persona gli studenti universitari con le loro famiglie, coinvolti in una battaglia di cui loro non sono per nulla i beneficiari e nella quale essi rischiano di non essere più considerati come il centro di gravità dell’Università ma solo uno strumento di cui servirsi.
Non ci sorprende il fatto che gli amici della RUA appoggino in pieno lo sciopero, perché vediamo dalla loro parte un atteggiamento ostile a qualunque iniziativa che non proviene dal loro schieramento politico ed un atteggiamento di scontro sociale, eredità mai sepolta dal ’68, che risulta ormai datata e non più seguita dagli studenti.

Per questi motivi, Azione Universitaria e Giovane Italia rivendicano il diritto assoluto di tutti noi studenti a ricevere la preparazione che ci consentirà di diventare i professionisti di domani.

Verrà dunque organizzata una manifestazione lunedì 20 settembre dalle ore 10 alle ore 12.30 davanti alla facoltà di Architettura in via Quartieri.

Durante la manifestazione (che verrà iniziata con il suono di una campanella proprio a suggerire il mancato inizio delle lezioni),oltre che alla distribuzione di materiale informativo, sarà tenuta proprio all’esterno dell’edificio dell’Università, una lezione improvvisata per compensare l’assenza delle lezioni che i veri professori dovrebbero impartire.

Le lezioni sono un diritto, bloccarle e’ un delitto!

lunedì 2 agosto 2010

Dedalo 2010 e Riforma dell'università

Cari amici,

una bella delegazione da Ferrara e provincia ha preso parte a Dedalo, la festa nazionale di Azione Universitaria, dal 21 al 23 Luglio. Tra dibattiti politici, presentazioni di libri, giornate in spiaggia, vicini di stanza poco raccomandabili e discoteche molto "particolari", abbiamo passato 3 giorni stupendi con i nostri "compagni" universitari di tutta Italia.

Ma non è stata solo un occasione di divertimento e di riflessione politica giovanile: venerdì mattina il Ministro Gelmini è intervenuta per darci quello che la destra universitaria sta aspettando da molto tempo: una nuova riforma meritocratica concreta ed incisiva.

Purtroppo le polemiche dei giorni seguenti all'interno del PDL hanno impedito che venisse dato ampio spazio ad una riforma che è appena passata in Senato, quasi silenziosamente, complici i giornalisti che erano più impegnati a seguire chi piace disfare e non chi per la prima volta tenta di costruire qualcosa di importante.

I punti principali della riforma, che vede nella meritocrazia il punto di riferimento, sono:

  • il mandato dei rettori non può superare 8 anni, e possono essere sfiduciati in caso di cattiva amministrazione;

  • membri esterni che possono aggiungersi al Senato Accademico, per collegare meglio l'Ateneo con le varie realtà presenti sul territorio;

  • contratto triennale per i ricercatori, rinnovabile, a seguito del quale può essere assunto se risulta meritevole; etrà per diventare di ruolo passa da 36 a 30 anni;

  • abilitazione nazionale per diventare docenti di ruolo;

  • controllo presenza a lezione dei professori e loro valutazione sulla didattica da parte di un ente preposto;

  • fondo nazionale per il merito;

  • modifica dell'assegnazione dei fondi alle Università.


La maggior parte delle nostre istanze sono state raccolte efficacemente e ci auguriamo tutti che nel lungo percorso che il testo dovrà fare tra le 2 Camere non ci siano tentativi di "diluire" la riforma, cercando di accontentare il maggior numero di persone o aiutando qualche barone che vede intaccarsi il proprio centro di potere.

Detto questo, attendiamo l'approvazione definitiva della riforma, l'avvio del nuovo anno accademico e  il primo insediamento dei nostri rappresentanti negli organi universitari.

In alto i cuori!

domenica 25 aprile 2010

Elezioni universitarie

Cari amici,

ormai è già passato un anno accademico, che per molti rappresenta anche il primo anno dentro il mondo universitario.
Come saprete il 12 e il 13 Maggio si voterà per il rinnovo degli organi collegiali nelle nostre Facoltà e per il rinnovamento del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU).
Vi invitiamo quindi a sostenere il nostro programma e i nostri candidati per ridare alla nostra Università il prestigio che si merita e per permettere agli studenti di avere i propri diritti assicurati, senza abusi, baronie e sprechi dei fondi pubblici.

Il nostro candidato al CNSU è 


Stefano “Cavez” Cavedagna
 SI VOTA Mercoledì 12 Maggio dalle ore 9 alle 19 e Giovedì 13 Maggio dalle 9 alle 14 
 Per rendere valido il tuo voto è necessario barrare il simbolo “Azione Universitaria – Studenti per le libertà” e scrivere accanto “CAVEZ”.
Non aggiungere altro per non invalidare il tuo voto!


 


 I NOSTRI RAPPRESENTANTI NELLE FACOLTA'


GIURISPRUDENZA - CONSIGLIO DEGLI STUDENTI
Andrea Bergami
339-2604257 - andreabergami@live.it


 


MEDICINA E CHIRURGIA - CONSIGLIO DEGLI STUDENTI
Paolo Spath
333-3919463 - paolospath@virgilio.it


 


 ECONOMIA - CONSIGLIO DEGLI STUDENTI
Enrico Fioravanti
334-9726140 - enrico.fioravanti@student.unife.it


ECONOMIA - CONSIGLIO DI FACOLTA'
Martino Goberti
340-7871804 - martinogoberti@alice.it


 


 ARCHITETTURA - CONSIGLIO DEGLI STUDENTI E CONSIGLIO DI FACOLTA'
Alessandro Pracucci
339-6469607 - alessandro.pracucci@student.unife.it



Per le elezioni degli organi della tua Facoltà si vota solo Mercoledì 12 Maggio dalle ore 9 alle 19. Per rendere valido il voto è necessario barrare il nome del candidato della lista "Azione Universitaria - Studenti per le libertà". Non aggiungere altro per non invalidare il tuo voto!


 VOTA AZIONE UNIVERSITARIA - STUDENTI PER LE LIBERTA'
LIBERTA' E MERITO PER IL FUTURO DELL'UNIVERSITA'!

martedì 9 febbraio 2010

GIOVANE ITALIA FERRARA COMMEMORA IL 10 FEBBRAIO - GIORNO DEL RICORDO

Carissimi,

vi mando questo messaggio per ricordarvi dell'importantissimo evento che ci sarà domani pomeriggio a Ferrara e al quale siete tutti calorosamente invitati a partecipare e a pubblicizzare il più largamente possibile.

IL 10 FEBBRAIO è il GIORNO DEL RICORDO per commemorare le migliaia di nostri connazionali italiani massacrati nelle foibe del Carso dal 1943 al 1949 dai militari comunisti di Tito, per rispondere alla folle logica di pulizia etnica di tutti coloro che avevano l'unica colpa di essere italiani e di non voler lasciare le loro terre.

 Si vuole anche ricordare tutti i 350.000 esuli Istriani, Fiumani e Giulio-Dalmati che a causa di questo genocidio hanno dovuto lasciare le loro case e rifugiarsi, non sempre accettati, nel resto d'Italia. L'importanza del nostro atto è quella di far continuare e ampliare il ricordo di questi atroci delitti che sono stati perpetrati solo ed esculsivamente contro nostri fratelli, figli d'Italia come noi, troppo a lungo dimenticati.

Dimenticati dalla società, dalle istituzioni e dalla storia cosìdetta "ufficiale" che per lunghi, troppo lunghi decenni, ha negato la loro esistenza, elimimando, anche fisicamente, pagine intere di storia dalla nostra cultura, dai nostri volumi, dalla nostra identità.

Questo non è superato, in quanto tutt'ora oggi vi sono persone che negano l'accaduto o che osano affermare che ciò che accadde non era altro che una giusta conseguenza della guerra. E' per queste gravissime esternazioni che dobbiamo continuare a ricordare con forza, cercando di far cambiare questa cultura ancora troppo oscurantista e faziosa che regna in molti di coloro che detengono il potere culturale.

 Ma ricordiamo sempre che il nostro primo obiettivo è ricordare e tributare a questi nostri Fratelli italiani il nostro pieno e completo onore con la forza di NON DIMENTICARE!

Per questo GIOVANE ITALIA FERRARA per conto del comitato nazionale "10 Febbraio" e con la preziosissima collaborazione di Azione Studentesca, ha organizzato per il Giorno del Rircordo domani MERCOLEDI' 10 FEBBRAIO, l'evento dal titolo "IO RICORDO! E TU?"

IL programma della manifestazione è il seguente:

- ore 17.00 Piazza Sacrati - via Garibaldi 99/a Partenza del corteo commemorativo con fiaccole e bandiere che attraverserà tutta l'area pedonale del centro storico di Ferrara con distribuzione di materiale informativo.

- ore 18.00 Duomo di Ferrara il corteo si fermerà davanti al Duomo dove verrà osservato un momento commemorativo di forte impatto con un minuto di silenzio che verrà tributato da tutta la cittadinanza e il canto dell'Inno Nazionale.

 - ore 18.30 Sala Conferenze Hotel Carlton di Ferrara Incontro pubblico al quale parteciperanno alcuni esuli facenti parte del gruppo degli esuli istriani, fiumani e dalmati di Ferrara, che porteranno la loro testimonianza sui fatti occorsi e all'interno del quale si avrà la possibilità di porre domande, esporre opinioni e spazio per i giornalisti presenti.

 IO RICORDO, PER NON DIMENTICARE!! E TU?

Con un caloroso saluto,

Paolo Spath Presidente - Provinciale GIOVANE ITALIA FERRARA

martedì 26 gennaio 2010

Quale università per il futuro dell'Italia?

 Presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza


Corso Ercole I D'Este, 37 – Ferrara 


(si consiglia il parcheggio presso il “Parcheggio Diamanti” in via Arianuova)



  Giovedì 11 Febbraio alle ore 17.30


Quale università per il futuro dell'Italia?


 Incontro sulla Riforma dell’Università e sul futuro degli atenei italiani


Interverranno:



Sen. Giuseppe Valditara


Professore Ordinario di Istituzioni di Diritto Romano


Segretario della Commissione Istruzione Pubblica del Senato



Mattia Kolletzek


Membro del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari


 Membro del Direttivo Nazionale di Giovane Italia



Andrea Bergami


Presidente Provinciale Azione Universitaria Ferrara  


 



Paolo Spath


Presidente Provinciale Giovane Italia Ferrara 


SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE